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Tuesday, March 1, 2011
Scegliere per il futuro
Nelle ultime settimane mi è capitato di partecipare, in contesti diversi, a iniziative di orientamento alla scelta universitaria degli studenti della scuola secondaria. Le riflessioni che ho condiviso con loro si possono organizzare attorno a tre punti: l'università oggi, le trasformazioni del mercato e del mondo del lavoro, alcuni consigli.
1. L'Università oggi
Il "processo di Bologna" come tutti sanno ha comportato la modifica degli ordinamenti universitari con l'introduzione del "3+2" e del sistema dei CFU (Crediti Formativi Universitari).
Le principali ragioni alla base di questa trasformazione erano:
- la facilitazione della mobilità degli studenti e dei docenti;
- il riconoscimento dei titoli per favorire l'occupazione nel mercato europeo.
Nel nostro Paese i risultati sono stati leggermente diversi:
- aumento del numero dei corsi di laurea (erano 3256 a fine 2008);
- proliferazione delle sedi periferiche (521 in 251 Comuni);
- moltiplicazione e differenziazione degli insegnamenti e delle loro denominazioni (che naturalmente ha significato moltiplicazione dei posti di ricercatore e di professore).
Risultato: disorientamento degli studenti e delle loro famiglie.
In questo momento il MIUR sta correggendo l'errore di sistema imponendo una drastica riduzione delle sedi, dei corsi, degli insegnamenti e anche dei posti. Inoltre sta aumentando il carico di insegnamento dei docenti in servizio.
Risultato: per la terza volta negli ultimi 5 anni le università stanno modificando la loro offerta formativa; un numero inferiore di professori con un maggiore carico di lavoro significa meno tempo per la ricerca e un aumento del rapporto docenti/studenti (e non si capisce sinceramente come questo possa significare aumento della qualità e più opportunità per i giovani). Il disorientamento degli studenti e delle famiglie resta.
2. Le trasformazioni del mercato e del mondo del lavoro
Indico solo alcuni elementi da tenere in considerazione nella scelta dell'università.
a) E' saltata la corrispondenza tra corso di studi e tipo di esito professionale (tranne che per i casi delle professioni in senso forte, dal medico al farmacista). Questo significa maggiore libertà nella scelta, ma anche maggiore impegno nel progettare il proprio futuro,
b) Si è modificato il concetto di professione/professionalità. Weberianamente lo si concepiva in termini di potere carismatico (appartenenza a una casta), oggi in termini di competenze. Questo significa che conta il voto di laurea, ma conterà sempre di più il Diploma Supplement che lo accompagna, ovvero la certificazione di quello che si sa fare.
c) Il mercato è dominato dal lavoro flessibile che ha subito un incremento del +36% negli ultimi quattro anni. Questo implica che i giovani (il 50,6% dei quali si immagina un futuro lontano dall'Italia secondo i dati Eurispes del Rapporto Italia 2011) ragionino in termini di occupabilità più che di occupazione.
3. Alcuni consigli
Come accostarsi alla scelta, allora? Quali le attenzioni da tenere? Alcune indicazioni di cui mi assumo la responsabilità.
a) L'Università è un luogo di formazione, ma lo è nella misura in cui vi si fa ricerca e vi si produce cultura. Quindi: scegliere "atenei di ricerca", non "atenei di erogazione".
b) L'Università è uno spazio di elaborazione culturale aperto ai diversi saperi. Quindi: vivere l'Università, frequentare, intercettare conferenze, seminari, occasioni di fare cultura, al di là del mero calcolo dei CFU.
c) Ragionare già fin dalla scuola secondaria in termini di portfolio delle proprie competenze per poi tradurle in CFU. Quindi: anticipare se possibile l'ottenimento di certificazione L2, diplomi e brevetti, e fare seriamente il proprio lavoro.
d) Infine, sfruttare le opportunità che l'Università offre, tra tutte la mobilità all'estero.
Greetings from USA! Your blog is very cool.
ReplyDeleteYou are welcomed to visit me at:
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Thanks!
Stampato e messo in bacheca per i miei studentelli liceali. Grazie, come sempre, dell'estrema chiarezza
ReplyDeleteGrazie, Professore. Come sempre limpido, efficace, documentato. Ho linkato il pezzo ai miei studenti maturandi...
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