
Ieri, giornata di chiusura del secondo modulo di Fortutor 2, un corso di formazione per e-tutor della scuola che stiamo gestendo, come Università Cattolica, insieme all'Università di Milano Bicocca e all'Ufficio Scolastico Regionale. Il tema in discussione era la moderazione delle attività on line. In particolare, insieme a Paolo Ferri, eravamo chiamati a commentare il lavoro dei gruppi che avevano prodotto riflessione attorno ai diversi profili (moderatore, organizzatore, leader) emersi durante una simulazione di lavoro on line.
A margine della restituzsione mi sono sentito di annotare tre punti di attenzione che ripropongo come spunti per una discussione più ampia su compito e funzioni dell'e-tutor.
1) Il profilo del moderatore (o dell'organizzatore, o del leader) può essere inteso in quattro modi diversi. Come un ruolo: e allora ci si deve immaginare che all'interno di un gruppo di lavoro on line si debbano provedere diverse figure, ciascuna con la sua specializzazione: chi modera, chi organizza, ecc. Può essere anche inteso come una funzione: in questo caso non è necessario che a ogni profilo corrisponda una figura; è sufficiente che nel gruppo si attivino le funzioni, anche più d'una preso la stessa figura. Ancora, lo si può intendere come uno stile: in questo caso è l'e-tutor, nel suo modo di rapportarsi al gruppo, che può essere moderatore, organizzatore, ecc. Infine, lo si può pensare come una dimensione dello stesso profilo, intendendo che lìe-tutor debba essere tutte quelle cose.
2) Tra i ruoli/funzioni/stili/dimensioni dell'e-tutor uno spazio importante se lo ritaglia la documentazione. Si tratta di un atto complesso riconducibile a quattro verbi:
a) descrivere, cioè osservare quel che accade registrandolo in maniera oggettiva;
b) raccontare, cioè ricostruire gli eventi secondo ilproprio punto di vista soggettivo;
c) fondare, ovvero riportare quanto osservato alla teorizzazione che ne è stata fatta in letteratura;
d) riflettere, e cioè produrre meta-cognizione su quanto vissuto attraverso l'elaborazione di secondo livello.
Quattro sono anche le funzioni che la documentazione svolge in relazione all'e-tutoring:
- serve ad ancorare la comunicazione;
- favoriosce la riduzione dell'entropia e la selezione dell'informazione;
- fornisce strumenti alla valutazione;
- consente di "fermare" la parte mobile dell'e-learning, quel che potremmo chiamare learning-plays (per distinguerli dalla parte invariabile,cioè i learning-objects) e che nella maggior parte dei casi costituiscono la parte più preziosa di un percorso formativo.
3) Terzo rilievo. Cosa succederebbe se invece di moderare forum si moderassero blog? Non è la stessa cosa fare il tutor 1.0 o il tutor 2.0. Credo che dedicherò prestissimo un post all'argomento.